Corriere
della Sera Milano, September 26, 2010
Journalist
Luigi Ofeddu listens as Local TV team interviews
David Irving at Hitler's Headquarters, The Wolf's
LairLuigi Ofeddu: Luigi Offeddu:
"A lezione con il negazionista. Il viaggio di
Irving nei lager" CRACOVIA --
«Buonasera», in italiano.
E poi, subito: «I'm a big man, you
know?». La voce al telefono, da Varsavia,
suona sicura e squillante. «Io sono un uomo
grande e grosso, ho le spalle larghe, lo sa?».
Dice così, David Irving,
perché in questo momento un paio di
organizzazioni antirazziste lo stanno cercando per
mezza Polonia, e non proprio con intenti
amichevoli. Lui che è il capofila
riconosciuto degli storici negazionisti (ma nega di
negare, ora: «Non sono negazionista, non ho
negato l'Olocausto») vuole portare nei luoghi
dove un tempo si massacrò, nei lager
nazisti, un gruppo di «turisti» di vari
Paesi. E là, spiegare loro la sua versione
dei fatti. Una «visita» guidata e con una
guida particolare, a dir poco: tutto a pagamento.
Con una tappa anche ad Auschwitz. Non sarà
facile, però: ieri sera, un portavoce di
Auschwitz
ha annunciato che saranno prese «misure
appropriate» se Irving farà
dichiarazioni che negano o sminuiscono l'Olocausto.
Potrebbe cioè scattare un'incriminazione
immediata. Almeno, sulla carta, il «tour»
partirà oggi, con un'«agenda non
pubblica» per problemi di sicurezza, e
toccherà anche un paio dei quartieri
generali di Adolf Hitler e Heinrich
Himmler. Se non si andrà nel cuore
dell'orrore, ad Auschwitz, si cercherà di
andare a Treblinka. In ogni caso sarà
«un viaggio indimenticabile», avverte il
sito Internet di Irving. Nient'affatto, sarà
«una visita vergognosa, uno scandalo e un
oltraggio», ribattono «Mai più
» e altre associazioni antirazziste ed
ebraiche che stanno organizzando proteste in varie
località. Altri ancora considerano il
«tour» come un espediente per avere un
po' di pubblicità e ricordano che il
promotore, date le sue lunghe frequentazioni con i
tribunali, non naviga certo fra i milioni. Quanto a
lui, lrving, l'uomo che nel 2006 venne arrestato e
condannato a 3 anni di carcere in Austria per
negazionismo, e che solo pochi giorni fa ha
paragonato Auschwitz a una fittizia Disneyland
mangiasoldi, ieri è arrivato a Varsavia, e
si dice assai tranquillo. Davvero non è preoccupato per le
«misure appropriate» che si
preannunciano? «Ma neppure per sogno. Gliel'ho detto: I'm
a big a man, in questi decenni abbiamo visto ben
altro». Chi è indignato per la vostra visita
annuncia che tenterà comunque di bloccarvi
all'ingresso di Treblinka... «Staremo a vedere. Se lo faranno davvero, e
se per farlo useranno la violenza, alloravuol dire
che useranno tattiche naziste». Come ha detto? «Senta, non uso questa parola a caso.
Voglio dirlo ben chiaro: tattiche naziste. E in
questo concetto includo anche l'eventuale ricorso a
forze di polizia per impedire la nostra
libertà di movimento». Quanto pagano gli iscritti a questo viaggio? «In tutto, compresi i biglietti di ingresso
là dove ci sono, 2.650 euro». E sono in tanti, questi «turisti»? «Un pullman al completo, forse di
più. Le richieste di iscrizione sono state
tantissime. Diverse persone che volevano venire,
abbiamo dovuto mandarle via. I partecipanti
provengono da vari Paesi europei, per esempio dalla
Svezia. E poi dagli Stati Uniti, e anche dal
Sudafrica». Ma che senso ha questa visita? «Quello di andare nei luoghi dove si
è fatta la storia, quella vera, e farsene
un'idea di persona». cioè scattare
un'incriminazione immediata. Al meno sulla cart a,
il «tour» partirà oggi, con
un'«agenda non pubblica» per problemi di
sicurezza, e toccherà anche un paio dei
quartieri generali di Adolf Hitler e Heinrich
Himmler. Se non si andrà nel cuore
dell'orrore, ad Auschwitz, si cercherà di
andare a Treblinka. In ogni caso sarà
«un viaggio indimenticabile», avverte il
sito Internet di Irving. Nient'affatto, sarà
«una visita vergognosa, uno scandalo e un
oltraggio», ribattono «Mai
più» e altre associazioni antirazziste
ed ebraiche che stanno organizzando proteste in
varie località. Altri ancora considerano il
«tour» come un espediente per avere un
po' di pubblicità e ricordano che il
promotore, date le sue lunghe frequentazioni con i
tribunali, non naviga certo fra i milioni. Quanto a
lui, Irving, l'uomo che nel 2006 venne arrestato e
condannato a 3 anni di carcere in Austria per
negazionismo, e che solo pochi giorni fa ha
paragonato Auschwitz a una fittizia Disneyland
mangiasoldi, ieri è arrivato a Varsavia, e
si dice assai tranquillo. Davvero non è preoccupato per le
«misure appropriate» che si
preannunciano? «Ma neppure per sogno. Gliel'ho detto: I'm
a big a man, in questi decenni abbiamo visto ben
altro». Chi è indignato per la vostra visita
annuncia che tenterà comunque di bloccarvi
all'ingresso di Treblinka... «Staremo a vedere. Se lo faranno davvero, e
se per farlo useranno la violenza, allora vuol dire
che useranno tattiche naziste». Come ha detto?
«Senta, non uso questa parola a caso. Voglio
dirlo ben chiaro: tattiche naziste. E in questo
concetto includo anche l'eventuale ricorso a forze
di polizia per impedire la nostra libertà di
movimento». Quanto pagano gli iscritti a queQuali sono le
tappe previste? «Il viaggio vero e proprio
durerà una settimana. Prima andremo nella
regione dei Laghi Masuri, un posto molto bello (e
denso di memorie tremende per quanto vi accadde
durante la Seconda guerra mondiale, ndr), poi
visiteremo il quartier generale di Himmler e quello
di Hitler a Rastenburg, la famosa "Tana del Lupo".
Si parlerà di come fu preparato l'attentato
a Hitler del luglio 1944. Quindi, tornati verso
Varsavia, rivisiteremo intorno a Treblinka i luoghi
dell'operazione Reinhardt, e infine i luoghi della
resistenza polacca nella capitale». «Operazione Reinhardt» è una
frase in codice delle Ss che fa agghiacciare la
pelle e tremare i polsi, fra gli stessi storici che
di tempo in tempo tornano ad occuparsene: voluta da
Hitler e coordinata da Himmler, fu il progetto di
sterminio degli ebrei di Polonia, imperniato sui
lager di Sobibor, Treblinka e Belzec. Nel sito
Internet di Irving, 65 anni dopo, è definita
«la controversa Operazione
Reinhardt». Per inviare la propria opinione al Corriere
della Sera, cliccare sull'e-mail
sottostante. -
By the same author, «Hitler?
Un grande uomo» Il viaggio-provocazione di
Irving. Il negazionista guida in Polonia un
gruppo di nostalgici
-
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